di Marco Lofino
Burning Love è stato l’ultimo grande successo discografico di Elvis negli Stati Uniti, raggiungendo il secondo posto in classifica (Billboard Chart) nella settimana fra il 21 ed il 28 ottobre nel 1972. Altri brani avrebbero avuto successo, ma nella più settoriale ma comunque non trascurabile “country chart” .
Burning Love è un pezzo incredibile perché è uno dei più evidenti esempi di come Elvis fosse in grado di fare quello che volesse con la sua voce. D’accordo con Livio Monari nel suo ormai datato “dizionario delle canzoni” del 1987, in certi passaggi la sua voce ricorda quella degli anni cinquanta. Questo effetto “retrò” si avvertirà meno nelle versioni dal vivo, velocizzate nel ritmo ( Aloha, e le tarde versioni del 1975-1976)
Interessante però arrivare a capire come Elvis arrivasse ad incidere i suoi brani, la storia dietro questi pezzi che in molti casi ( quasi sempre ) Elvis trasformava completamente, facendoli suoi in tutto e per tutto.
NASCITA DI BURNING LOVE DAL SUO AUTORE: DENNIS LINDE
L’autore di Burning Love fu il povero Dennis Linde, uno dei migliori autori americani del periodo. Elvis incise anche “I Got A Feelin’ In My Body” e “For The Heart” scritte da lui. Dennis Linde fu uno dei più apprezzati musicisti ed autori di Nashville, anche se la sua ritrosia ad apparire sulle scene forse gli procurò meno popolarità di quella che avrebbe meritato. Dennis Linde è scomparso per una malattia nel 2006.
Dennis Linde scrisse il brano nel 1971. Direttamente dalla sue parole, la storia della nascita di un grande successo targato Elvis
“Un giorno comprai una batteria da 90 dollari. Ero un pessimo batterista. Ma mi cimentai nel suonare il rock and roll che sentivo in me, mi misi alla batteria e pensai fra me e me : “devo scrivere qualcosa da poter mettere su nastro”.
“Scrissi il pezzo alla chitarra, ma fu quell’incipit iniziale alla batteria che io ho avevo in testa fino alla fine a dare quella verve necessaria al brano. Di fatto in mezz’oretta più o meno scrissi “Burning Love”
Produssi ed incisi il demo in un registratore ad otto piste nella mia piccola casa di Mattew Juliet nel Tennessee. Un organo, una chitarra, un basso e batteria. In genere quando componevo canzoni pensavo sempre che fossero speciali anche quando in realtà facevano schifo. Nel caso di “Burning Love” pensavo davvero che fosse speciale già quando la scrissi. La pensai appositamente per mia moglie”.
Il brano, appena concepito, venne proposto da Dennis Linde al suo “publisher” Bob Beckam (colui che “vendeva” le canzoni ai possibili acquirenti che volevano inciderla) al duo soul “Sam & Dave”.
“Di fatto un giorno Bob decise di suonarla per Felton Jarvis, che era il produttore di Elvis all’epoca. Felton Jarvis la ascoltò e comprese immediatamente che era adatta per Elvis. Io ero in stato di shock, perché non mi sarei mai aspettato che Elvis potesse incidere un mio brano”
Prima di Elvis, il demo però passo per le mani del cantante soul di colore Arthur Alexander, e ne fece una bella versione da me molto apprezzata. Fu però solo allorache Felton Jarvis prese la decisione di far incidere il brano ad Elvis, che tutto sommato ne mantenne lo spirito nell’arrangiamento”. Non a caso la chitarra che si sente nella versione finale è quella di Dennis Linde, che partecipò alle session di overdub per il brano nell’aprile del 1972.
“Mi chiamarono per suonare in quelle session, ma credo proprio che se avessi incontrato Elvis non sarei stato capace di fare nulla per l’emozione. Ma non lo incontrai e di fatto fu per me importante perché fui in grado di sovraincidere le mie parti alla chitarra sul pezzo”. ( Di fatto copriì le parti alla chitarra ritmica di John Wilkinson, ed alcune parti vibrate)
Ma la sua voce c’era, nella base vocale già incisa, ed io ero veramente emozionato, era quasi un sogno per me. Quando Felton Jarvis mi fece ascoltare per la prima volta la versione “completata” della canzone non riuscivo a crederci. Compravo dischi di Elvis fin dai tempi in cui Elvis stesso cominciò ad inciderli. Ero un suo fan accanito. Fu incredibile per me la gioia che provai nel vedere che un mio brano riportava Elvis al Rock and Roll. Elvis poteva cantare tutto, melodie di ogni tipo, ma per me il Rock and roll era Elvis. Ascoltare Elvis cantare un pezzo di Rock & Roll, e per giunta uno scritto da me, era assolutamente eccitante.
La sua versione mi sembrava forse un tantino troppo veloce all’inizio, poi col tempo accettai che quello era il tempo giusto. In certi passaggi mi sembra quasi di sentirlo incitare la band in modo inconscio, come a voler trasmettere loro il ritmo giusto. Si dice che Elvis ( vero , da più fonti confermato ) non amasse molto “Burning Love”. A me pare che durante quei tre minuti in cui la cantava la amasse e pure tanto”…
Dennis conclude il suo racconto evidenziando poi il fatto di come “Burning Love”, con il suo finale marcato “Hunka Hunka Burning Love” fosse diventato una specie di marchio di fabbrica, tanto da pensare che forse a livello inconscio si era ispirato a “A Big Hunk Of Love”.
Dennis poi parla delle altre sue canzoni incise da Elvis, ma questa è un’altra storia, oggi è il giorno di “Burning Love”…