HAVING FUN ON STAGE… AND MORE!!!
di Marco Lofino
Mi piace riprendere un tema caro agli appassionati di Elvis, ovvero quello legato al sense of humour che lo ha sempre contraddistinto e che ha portato con sé, nelle sue esibizioni dal vivo (ma anche nelle session in studio) fino alla fine.
Chi come me ama il personaggio al di là della passione musicale che lo coinvolge, sa benissimo che il motore che spinge questo tipo di riflessioni è “la curiosità”. Io, nel mio piccolo, sono molto curioso e cerco sempre qualcosa che possa, oltre che incuriosirmi ulteriormente, meravigliarmi.
Ed è così che ascoltando nastri su nastri, concerti su concerti, ci si accorge di come Elvis amasse a volte non prendersi troppo sul serio, e desiderasse mostrarlo non solo nei dialoghi fra lui, la band e il pubblico, con scherzi a volte riusciti a volte meno ( Non a caso ci realizzarono con Elvis già in vita un album di soli dialoghi, scherzi e battute, il noto “Having Fun On Stage”), ma anche durante l’esecuzione dei brani, non necessariamente pezzi “leggeri” e disimpegnati ma in qualche caso anche canzoni di un certo spessore.
Quindi, come amo spesso scrivere nei miei interventi, possiamo tutti insieme iniziare questo simpatico “giochino”, tenendo conto che gli esempi a disposizione sono tantissimi vista l’enorme quantità di materiale audio che Elvis ha lasciato a nostra disposizione. Per fortuna.
Comincerei ricordando una versione (bellissima peraltro) di “Love Me Tender”, per intenderci quella che vediamo e sentiamo nel comeback special, quando modifica le parole di questa strofa in questo modo: “ you have made my life a wreck (trad. “disastro”) anziché “complete”…
Questo è un semplice incipit, ma gli esempi proseguono man mano che si prosegue in questo excursus, fra una canzone e l’altra, fra un concerto e l’altro,nello scorrere frenetico delle stagioni concertistiche a Las Vegas o nei vari tour statunitensi, per esempio spesso Elvis amava cambiare una strofa di “Yesterday” in questi termini: “Suddendly, I am not half the man I used to be” in “Suddendly, I am not half the stud I used to be”…che tradotto per chi ha meno familiarità con la lingua inglese sta a significare “ non sono più lo stallone che ero” anche qui con risata annessa…
Per tutti coloro che non abbiano mai avuto modo di ascoltarlo, invito all’ascolto dell’edizione aggiornata in versione FTD del bellissimo disco “On Stage” che racchiude le registrazioni del Febbraio 1970 a Las Vegas. In quei giorni Elvis era si’ in ottima forma vocale e fisica, ma soffriva di mal di gola e tosse, tanto che spesso lo si può udire tossire addirittura nell’esecuzione di “Kentucky Rain”. In una versione di quelle presenti se non ricordo male nel primo disco (la traccia numero 13), non si esime dal modificare un passaggio in questi termini “as we drove on through the rain, as he listened I explain” diventa “as we drove on through the rain, I realize, he’s insane”… (tradotto: “mentre guidavamo sotto la pioggia, mentre ascoltava io spiegavo”- “mentre guidavamo sotto la pioggia, mi accorgo che è pazzo…”)
Elvis amava scherzare, e forse tutto questo si può comprendere maggiormente se pensiamo alla routine che inevitabilmente poteva avvolgerlo quando doveva esibirsi a ripetizione a Las Vegas. In questo senso, resta una pietra miliare nell’ambito che stiamo analizzando il famigerato show di chiusura del 3 settembre 1973, quello uscito nel 2004 per la FTD dal titolo “Closing Night” ma da tutti i fan di Elvis conosciuto come “crazy closing night in Vegas”. Da questo spettacolo possiamo “estirpare” un fulgido esempio fra i tanti di quella notte:
Durante l’esecuzione, più precisamente l’inizio, di “Fever” Elvis modifica le parole in questi termini “Myrna Smith and J.D Sumner, had a very mad affair, when their wifes and husbands caught them you saw nothing but teeth and hair she gave him fever”
Tradotto starebbe più o meno a dire “Myrna Smith e J.D Sumner hanno avuto un flirt (o tresca), quando i loro mariti e le loro mogli li beccarono si vedevano nient’altro che denti e capelli, i e lei lo infuocava…”
Tutto questo nell’ilarità generale del pubblico, band, Sweet Inspirations e lo stesso J.D presente sul palco con Elvis, chiaramente su di giri (forse anche troppo quella sera).
Succedeva poi che fra le righe Elvis riuscisse pure a trovare il tempo di “bacchettare” simpaticamente la TCB Band, che lui adorava ma che comunque doveva aderire perfettamente ai crismi di perfezione che Elvis richiedeva… Ascoltiamo per esempio Elvis cambiare le parole di “My Baby Left Me” in un passaggio, nel noto show di Memphis del 20 Marzo 1974 “Now I stand at my window, wring my hands and moan, all I know is the band I knew is gone, (l’originale diceva the one I love is gone”… che tradotto fa più o meno cosi’: “ora sto alla finestra, stringo le mie mani e mi lamento, tutto quel che so è che la band che conoscevo non c’è più…”.
Si può interpretare questo stravolgimento in vari modi, forse Elvis non era soddisfatto dell’esecuzione di quel brano suonato forse ad una velocità eccessiva, o forse, più semplicemente, come egli amava fare, si trattava semplicemente di pura voglia di scherzare che lo rende cosi’ unico nel suo essere cosi’ incredibilmente inimitabile.
Gli esempi sono tanti, e non vi nascondo che non sono andato a fondo perché avrei dovuto scrivere molto di più. Lascio a chi come me ama andare a fondo e divertirsi in questo modo, cercando queste simpatiche “varianti” nei vari concerti disponibili…
Perché in fondo ci si diverte tanto con la musica di Elvis e non credo possa esistere niente di meglio , detto con franchezza assoluta.