clicca sul titolo per ascoltare il brano
Ogni tanto è bello riscoprire un “classico”. “You Don’t Have To Say You Love Me” appartiene senza dubbio a pieno titolo alla categoria. Il brano lo conosciamo credo tutti, non ha bisogno di presentazioni, più o meno chiunque sa che in origine era una bellissima canzone italiana del nostro grande Pino Donaggio, un brano melodico nel più puro stile tradizionale della canzone d’amore all’italiana, ovvero “Io che non vivo”. Elvis la incise dopo che Dusty Springfield, meravigliosa cantante che ebbe grande successo negli anni sessanta, ne propose la sua versione davvero godibile.
Qui ascoltiamo invece la versione di Elvis in studio. E’ quella che preferisco. Come sappiamo, Elvis spesso chiedeva di velocizzare e rendere più “graffianti” dal vivo i brani, anche quelli melodici. Operazione che a mio modestissimo avviso a volte riusciva meglio, in altre meno. Attenzione, non è è una critica, a scanso di equivoci, ma solo mero gusto personale. Nelle tante godibilissime versioni dal vivo ( fu interpretato con una certa regolarità fino al 1972, spesso nel 1973-74 infine nel tour di Aprile del 1975 per poi sostanzialmente scomparire dalla scaletta) Elvis interpreta il brano con molta enfasi ma a mio modesto parere l’arrangiamento più “pesante” e la velocità nettamente aumentata fanno perdere un po’ del feeling originario del brano. Ma ripeto, non sono un musicista, è solo un gusto personale, mi ascolto volentieri tutte le versioni dal vivo, mi piacciono solo meno di quella in studio!!
Nel Giugno del 1970 Elvis ha acquisito controllo assoluto della sua carriera e sa assolutamente quello che vuole. La sua voce è già diversa da quello di un anno prima nelle session di Memphis, ma fa parte della sua grandezza anche questo. Qui ascoltiamo un Elvis appassionato, romantico, con una voce così calda da creare l’atmosfera ideale per un pezzo che resta sicuramente un capolavoro della canzone melodica mondiale.