11 Settembre

… LA GRANDEZZA DI ELVIS E LA POSSIBILITA’ DI POTER SCEGLIERE…

Elvis Friends

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“… LA GRANDEZZA DI ELVIS E LA POSSIBILITA’ DI POTER SCEGLIERE…”

di Marco Lofino

Scrivere di Elvis non è semplice. Tutto è stato detto su di lui, in tanti hanno espresso giudizi sulla sua carriera, sui suoi lavori discografici, sulla sua vita privata. Praticamente impossibile poter trovare pertanto degli spunti “nuovi”, in quanto tutto è stato sviscerato all’interno di quell’enorme baule di informazioni che è la carriera del cantante.
Ben più utile, oltre che semplice, soffermarsi su quello che già si sa per potersi confrontare con gli altri appassionati. La vastità dei temi proposti permette a ciascuno dei fan di poter scegliere un proprio momento “preferito” della carriera di Elvis, in genere associato ad un periodo storico (un decennio), o semplicemente ad un evento (vedi Aloha, Comeback, TTWII, o anche perché no l’Elvis In Concert del 1977).
Avendo incontrato una vasta eterogeneità di fan nel corso della mia ventennale passione per Elvis, posso dire che spesso questa scelta è legata ad una ragione passionale, o ad un ricordo personale strettamente legato a quell’evento. O più semplicemente ad un qualcosa che scatta “così”, senza motivo, un po’ come quando da bambini si sceglie la propria squadra di calcio del cuore.
La critica “asettica” , non condizionata dal sentimento bruciante (per citare una metafora legata proprio ad una delle sue canzoni più note, “Burning Love”) che gli appassionati ovviamente hanno, spesso ritiene che l’Elvis migliore sia quello degli anni cinquanta. Di sicuro parecchi fan “puristi” del rock and roll hanno cominciato ad amare Elvis ascoltando l’incredibile ed incomparabile energia della voce dei suoi esordi, vero e proprio simbolo degli albori del rock and roll.
Fatto sta che nell’immaginario collettivo della maggior parte dei fan, è l’Elvis degli anni settanta a farla da padrone.
Tutti gli appassionati hanno in mente l’icona solenne dell’Aloha, tutti , chi più chi meno, abbiamo rafforzato la nostra passione per Elvis vedendo l’immagine di un Elvis maturo, ancora in piena forma, in assoluta padronanza del palco ed in totale simbiosi col suo pubblico, “on stage”, e davanti ad un miliardo di telespettatori incollati alla tv.
Ma forse per molti altri la scintilla è scattata con l’Elvis selvaggio ed impellato del “Comeback”, nella sua versatilità anche in un unico evento, spaziando dallo show seduto coi suoi vecchi musicisti ed amici di un tempo, alla tigre infermabile sul ring stage degli “stand up shows”, per non dimenticarci del gran finale, di bianco vestito, con una canzone manifesto di pace e tolleranza, divenuta per tutti il simbolo del “Comeback” , ovvero l’inconfondibile “If I Can Dream”.
Come dimenticare poi il “That’s The Way It Is”, il primo grande film concerto di Elvis, in cui la maturità del personaggio, il ritorno appieno ai concerti dal vivo si unisce ad una rinnovata e ritrovata capacità scenica . Le prove, la sua ilarità, il suo modo di porsi coi suoi collaboratori, immagini che entrano nella testa e nel cuore degli appassionati, così come quelle dell’ “On Tour”, certo non una prosecuzione del TTWII poiché, come già detto in altri interventi, Elvis aveva l’incredibile capacità di potersi sempre rinnovare partendo da quel meraviglioso dono di natura che aveva: la voce.
Poi c’è chi ama l’Elvis dei film, degli anni sessanta, non saranno forse la maggioranza, ma per questo anche loro hanno la loro storia da raccontare, una passione che magari è partita proprio da spettatori, al cinema, guardando un film con Elvis protagonista. In fondo, l’Elvis disimpegnato dei film è comunque lui, in un periodo della sua carriera che è servito a rafforzare la sua fama di sex symbol. E ci sta anche questo.
Si potrebbe disquisire a lungo su questi temi, ognuno di noi, anche coloro che come il sottoscritto potrebbero tranquillamente dire: “mi piace tutto”. Ma non funziona cosi. Tutti abbiamo un periodo favorito, un disco che è nel nostro cuore, per un motivo o per l’altro. Ed è forse uno degli aspetti più belli ed originali dell’essere un suo fan, la possibilità di poter scegliere.