(clicca sul titolo per ascoltare il brano)
Altre volte in passato mi è capitato di ribadire un concetto tanto semplice quanto probabilmente indiscutibile (non perchè lo affermi io ovviamente): l’Elvis del 1969-70 è irraggiungibile anche per se stesso. Qui ascoltiamo una di quelle che io definisco una delle gemme nascoste al grande pubblico ma amate tantissimo dagli appassionati che si lasciano trascinare dal vortice delle emozioni che la sua voce trasmette e soprattutto rinnova (questo è forse l’aspetto più incredibile) ad ogni suo nuovo ascolto.
“Sylvia” è una bellissima ballata, una canzone che esalta l’Elvis romantico perchè come ben sappiamo nessuno è in grado di cantare l’amore come fa lui. La voce potente e roca di questa take alternativa (numero 9 per coloro che amano la didascalia presleyana) si distingue in alcuni passaggi rispetto alla master che sicuramente è più pulita rispetto a questa versione altresì più sentita, vissuta, tanto che la voce di Elvis risulta meno pulita, direi addirittura vocalmente “sporca” in qualche tratto (credo si sia capito il senso delle mie parole a scanso di equivoci, non vuol dire nè brutta nè stonata) ma più graffiante e penetrante, come il messaggio del testo che viene pienamente esaltato dall’incredibile professionalità e bravura dell’Elvis del 1970. Una delle canzoni a cui sono più legato per motivi personali e che dedico a tutte le “Silvie” che conosco e che mi stanno leggendo in questo momento. Viva Elvis sempre.